Che decidiate di attraccare al porto di Cavo, di Rio Marina o di Portoferraio, la sensazione che vi assalirà sarà pressoché la medesima, ovvero quella di trovarvi
su un'isola di recente scoperta nonchè insediamento, e questo perchè l'Isola d'Elba, costantemente avvolta da un alone di spensieratezza e voglia di vivere,
fa credere a chiunque che difficilmente in quel paradiso terrestre possano aver vissuto civiltà di contadini ed allevatori di altre ere storiche.
Ed è proprio qui che si cade in inganno perchè gli archeologici, reperti alla mano, ci confermano che l'isola fu abitata già a partire dal Paleolitico;
fonti accreditate riportano che, in epoca preistorica, l'isola fosse addirittura collegata alla terraferma e dunque all'odierna Toscana.
Non si può parlare ancora di veri e propri insediamenti abitati sull'isola oppure di villaggi, in epoca preistorica, ma piuttosto di accampamenti temporanei
utilizzati dagli uomini del tempo per cacciare; bisogna attendere il Neolitico per veder fiorire i primi veri e propri insediamenti umani stabili,
e ciò ce lo confermano i resti rinvenuti sul Monte Capanne di manufatti in pietra, come quelli illustrati nella foto di lato reperita dal sito
"Antiqui".
Le stesse zone di Cavo e Rio Marina, ricche di giacimenti metalifferi,
contribuirono alla crescita dell'interesse di alcune popolazioni di stanziarsi sull'isola e dedicarsi alle attività di estrazione del ferro e dello zolfo.
Nella foto di lato, reperita dal sito "Tripadvisor",
potete vedere il laghetto del Parco Minerario di Rio Marina che ancora oggi ci testimonia la presenza di attività di estrazione mineraria.
Successivamente, nel VII secolo a.C., furono gli Etruschi a colonizzare l'Isola d'Elba, provenendo in scoperta dalla vicina Populonia.
Gli insediamenti etruschi sull'isola furono particolarmente dediti alla lavorazione del ferro, ma l'attività metallifera interessava parecchi popoli
e fu così che gli Etruschi che abitavano l'isola dovettero adottare misure difensive per proteggersi dai tentativi di attacco via mare.
L'isola fu poi colonizzata dai Romani, e seppur rimase un importante centro d'interesse per la lavorazione del ferro, acquisì notevole importanza anche come punto
strategico per le rotte via mare. I Romani, abili navigatori, decisero di costruire insediamenti militari e di migliorare i porti già presenti sull'isola,
con l'obiettivo di controllare le tratte delle navi dirette in tutto il Mediterraneo. Ma amanti della vita agiata, i Romani, si impegnarono anche nella costruzione
di imponenti ville sul territorio dell'isola e di cui ancora oggi possiamo ammirare i resti. Per chi fosse appassionato di storia romana, o per chi semplicemente
volesse apprezzare tutto ciò che la storia ci ha lasciato in eredità, consiglio di dare un'occhiata alla
pagina web della Villa romana Le Grotte di Portoferraio, che non solo garantisce la possibilità
a chi la visita di fare un tuffo nel passato ma anche di ammirare un suggestivo panorama sul golfo e sul porto di Portoferraio.
Come purtroppo tutti ben sappiamo, l'Impero Romano (n.b. quello d'Occidente) cadde tristemente nel 476 d.C. portandosi dietro tutto ciò che la civiltà romana
era stata fino a quel momento. Anche l'Isola d'Elba cadde sotto le invasioni di popolazioni barbariche, soprattutto di Longobardi e Bizantini.
Ebbe a quel punto inizio un periodo di invasioni di diversa origine per l'Elba, che passò dapprima sotto il dominio della Chiesa e successivamente sotto quello
dei Pisani; fu un'epoca in cui l'Isola d'Elba divenne teatro di una florida costruzione di fortezze difensive su tutto il territorio , tra cui la Fortezza del Volterraio.
Nel XIV secolo poi l'Elba entrò a far parte del Principato di Piombino e fu proprio in quegli anni che Cosimo de' Medici, a cui fu dato in affidamento il Principato, decise
di costruire nell'odierna Portoferraio "Cosmopoli", una fortificazione costituita da 3 bastioni che ancora oggi troneggiano su tutta
Portoferraio: il Forte Falcone, il Forte Stella e la Torre della Linguella. Nell'immagine sovrastante, presa dal sito
"Qui News Elba" , si può vedere una ricostruzione della fortificazione Cosmopoli.
In risposta al dominio dei Medici sulla città di Portoferraio, il re Filippo II fece costuire una fortezza spagnola nell'odierna Porto Azzurro.
Le incursioni e i tentativi di dominio sull'isola però non cessarono, continuando a torturare l'Elba e gli Elbani per altri anni a venire.
Le contese per il dominio dell'isola continuarono fino al XVIII secolo quando a contendersela furono Inglesi, Francesi, Austriaci e Tedeschi, fra cui ebbero
la meglio i Francesi grazie a Napoleone Bonaparte a cui fu affidato il governo dell'isola.
Napoleone portò un clima di innovazione sull'isola, sotto il suo dominio furono realizzate strade di comunicazione ed infrastrutture,
modernizzò l'agricoltura dando grande impulso all'attività vinicola e realizzò la costruzione di tonnare,
ma nonostante ciò l'isola d'Elba continuò a versare in sfavorevoli condizioni economiche. Tra le opere architettoniche che Napoleone ha lasciato all'isola, cito il
Teatro dei Vigilanti, la
Villa di San Martino e la
Villa dei Mulini , importanti e affascinanti luoghi
che ci riportano indietro nel tempo, a sognare nel passato e in ciò che fu.
Nell'immagine sovrastante si può vedere una simpatica vignetta sull'esilio di Napoleone all'isola d'Elba, presa dal sito
"Bridgeman Images".