L'Isola d'Elba non è solo spiagge paradisiache, buon cibo e tanto divertimento, ma è molto di più. Tra i dolci pendii delle sue colline,
lungo le sue granitiche coste a picco, fino alla vetta più alta del Monte Capanne, la piccola perla del Tirreno nasconde numerosi sentieri lungo i quali
ammirare le bellezze che madre natura ci ha donato. Immergiamoci quindi alla scoperta di alcuni dei sentieri più belli dell'Elba e lasciamoci invogliare
in un profondo tentativo di riconnessione con la natura.
Sentiero | Ubicazione | Difficoltà | Percorrenza e dislivello |
Capo d'Enfola | Promontorio di capo d'Enfola | Facile/Per principianti | 1 h e 30 min, 250 m di dislivello, 5 km a-r |
Volterraio | Castello del Volterraio | Media | 35 min, 230 m di dislivello, 2 km a-r |
Porto Azzurro-Laghetto di Terranera | Porto Azzurro | Facile/Per principianti | 2 h e 30 min, 200 m di dislivello, 8 km a-r |
Monte Capanne-Marciana | Marciana | Media | 3 h, 6 km |
Vediamo nel dettaglio quelli che sono considerati i sentieri più belli di tutta l'isola.
Ci troviamo nel comune di Portoferraio, più precisamente a Capo D'Enfola, da cui prende il nome l'omonima spiaggia che si stende ai suoi piedi. Capo d'Enfola è un promontorio che, volgendo il proprio sguardo alla costa Toscana, alla Capraia e alla Corsica si getta a strapiombo nelle acque cristalline elbane.
Il sentiero parte alle pendici del promontorio, dietro un bianco edificio ristrutturato che fino ad alcune decine di anni fa ospitava una tonnara in piena e fervida attività; salendo il viottolo che dall'ex tonnara risale sinuosamente il promontorio abbandonerete alle spalle il vociare della rinomata spiaggia dell'Enfola e vi immergerete piano piano in una pullulante macchia mediterranea che sprigiona profumi e colori. Continuando la salita potrete usufruire di piazzole di sosta da cui ammirare dall'alto il mare più bello di tutta l'isola, il golfo del Viticcio ( n.d.r in estate il golfo è preso d'assalto da imbarcazioni di ogni genere e grandezza, ma se si sceglie di percorrere il sentiero in primavera vi assicuro che la vista sul golfo sgombro di imbarcazioni è da mozzafiato).
Risalendo il sentiero non potrete fare a meno di notare alcune strane costruzioni nascoste in mezzo agli arbusti, tra cui un particolare tunnel scavato nella roccia la cui vista si perde nel buio del cunicolo che raggiunge il centro del promontorio; si tratta di costruzioni militari difensive che furono realizzate a cavallo delle due guerre mondiali. La batteria costiera dell'Enfola era munita di 4 cannoni e presieduta da 200 uomini; si possono ammirare ancora oggi, se si decide di percorrere il sentiero, le basi di appoggio dei cannoni e i dormitori dei soldati.
Raggiunta la vetta del Capo d'Enfola, il sentiero inizia ad addentrarsi nel bosco, vi lascerete dunque alle spalle la colorata e profumata macchia mediterranea, ma solo per pochi metri, alla fine dei quali la vista si aprirà su una distesa blu cobalto fino ai profili di Corsica e Capraia. E' proprio qui che il viottolo, ormai pianeggiante, trova la sua fine sulla punta del promontorio, "la Prua" ; arrivati fino alla fine del sentiero potrete godere di una vista mozzafiato che spazia dalle spiagge di Sansone e Capo Bianco sulla destra, fino alla sommità del Monte Capanne sulla sinistra.
Il Castello del Volterraio si erge sulla sommità di un'altura di 394 metri che domina l'intero golfo e la città di Portoferraio; le prime tracce di insediamento risalgono all'epoca degli Etruschi, i quali scelsero il monte come luogo di avvistamento, ma per la costruzione di un vero e proprio forte difensivo dobbiamo attendere il XIII secolo e l'arrivo dei Pisani sull'isola.
Alle pendici del monte c'è un parcheggio presso il quale potrete lasciare la macchina e dal quale potrete proseguire a piedi verso la sommità. Il percorso presenta un inizio molto ripido con tratti di sentiero scavati nella roccia e facilitati da corrimano, il tutto corredato da una meravigliosa vista sul centro di Portoferraio che migliora mano a mano che il sentiero sale; il sentiero continua la sua salita verso la sommità, la quale è raggiungibile in circa 35 minuti.
Una volta raggiunto il castello lo si può aggirare per giungere alle mura posteriori e per poter godere di una vista a tutto tondo sui territori circostanti. Il sentiero non è particolarmente facile da percorrere, motivo per cui si raccomanda la massima attenzione, risulta molto ripido e sdrucciolevole, non adatto dunque a scarpe scomode e non adeguate per il trekking. Vista la sua esposizione al sole e la mancanza di zone d'ombre, la sua salita è preferibilmente da effettuarsi nei mesi primaverili o autunnali e nelle ore meno calde della giornata.
Lasciandovi alle spalle il caotico centro di Porto Azzurro e proseguendo la passeggiata lungomare vi imbatterete in un cartello che indica l'inizio del "Sentiero Carmignani", un tranquillo percorso che conducendo al sovrastante penitenziario di Forte Longone si estende fino alla più lontana spiaggia di Terranera.
Risalite le scalette iniziali, vi troverete sotto le alte mura del carcere, da lì il sentiero prosegue sulla destra e dopo pochi metri, in prossimità di una piazzola di sosta, vi offirà un magnifico squarcio sul mare sottostante. Il sentiero prosegue pianeggiante per qualche centinaia di metri, a strapiombo sul mare e, una volta lasciatovi il Forte Longone alle spalle si insinuerà in un piccolo boschetto, alla fine del quale si aprirà davanti a voi una vista sulla spiaggia di Barbarossa.
Proseguendo il percorso raggiungerete la vicina spiaggia di Reale, dalla quale risale una piccola strada sterrata che in poco meno che di 10 minuti vi condurrà alla spiaggia di Terranera. La spiaggia di Terranera vi stupirà per il suo carettere selvaggio e per i suoi colori forti; anni di attività mineraria hanno mutato la sabbia da un dolce color oro ad un colore nero brillante che, come in un perfetto dipinto paesaggistico fa contrasto con il verde smeraldo dell'omonimo laghetto che si trova alle sue spalle.
Il percorso non presenta particolari difficoltà, ma si raccomanda la massima attenzione nei pochi tratti di sentiero sdrucciolevole in discesa. Il periodo migliore è sicuramente la primavera quando, ancora lontani dall'arrivo in massa dei turisti, si ha il piacere di poter percorrere il sentiero in solitaria ed ammirare in totale silenzio e relax la natura circostante.
Il percorso che conduce dal centro abitato di Marciana fino alla sommità del Monte Capanne è per assurdo uno dei sentieri più facili e allo stesso tempo impegnativi di tutta l'isola; il percorso in questione è infatti percorribile sia attraverso l'ausilio di una cabinovia che in pochi minuti vi condurrà sul Monte Capanne, sia a piedi attraverso un sentiero segnato ed attrezzato.
La risalita verso il Monte Capanne non è estremamente difficile ma, visti i tratti in cui il sentiero si trasforma in una vera e propria via ferrata, è fortemente consigliata attrezzatura adeguata nonchè abbigliamento e calzature comode. I più avventurieri potranno godere di una splendida vista sulla quasi totalità dell'isola, vista che li ripagherà dello sforzo fin lì impiegato; per chi invece dopo aver letto fin quanto detto si fosse ahimè scoraggiato, vi lascio di seguito il link al quale poter consultare orari e tariffe della cabinovia, così da poter godere anche voi dell'immenso panorama di cui si gode dal Monte Capanne.